Stroka – in za njo politiki – ponavlja, kako je z Memorandumom o soglasju med Italijo in Jugoslavijo Slovenija žrtvovala velik delo svojih ljudi, medtem ko je Hrvaška dobila vso svojo manjšino v Istri. Resnica pa je, da v zvezi z Memorandumom ni nastopala ne Slovenija, ne Hrvaška, marveč izljučno in samo Jugoslavija, kot etnija pa Jugoslovani. Ne Slovenci ne Hrvati. Slovenci in Hrvati ter Hrvaška in Slovenija niso bili predmet dogovora. Udeleženi sta bili Italija in Jugoslavija. Zato ne Slovenija ne Hrvaška nimata nobenega naslova na tej podlagi. Nobena nova meddržavna situacija med Slovenijo in Hrvatsko s tem ni nastala. Še vedno je ostala nedotaknjena zadnja meddržavna meja, ki se je itak prekrivala v največjem delu z administrativno, znotrajjugoslovansko medrepubliško mejo. Izmišljene črte v Istri nimajo nobenega mednarodnopravnega učinka.
Iz citiranega dela Memoranduma so udeleženci in predmet sporazuma na dlani:
Gli atti pubblici concernenti gli appartenenti ai due gruppi etnici, comprese le sentenze dei Tribunali, saranno accompagnati da una traduzione nella rispettiva lingua. Lo stesso principio si applicherà agli avvisi ufficiali, alle pubbliche ordinanze ed alle pubblicazioni ufficiali.
Nella zona sotto l’amministrazione italiana le iscrizioni sugli enti pubblici ed i nomi delle località e delle strade saranno nella lingua del gruppo etnico jugoslavo, oltre che nella lingua dell’Autorità amministratrice, in quei distretti elettorali del Comune di Trieste e negli altri Comuni nei quali gli appartenenti al detto gruppo etnico costituiscono un elemento rilevante (almeno un quarto) della popolazione; nei Comuni della zona sotto amministrazione jugoslava, dove gli appartenenti al gruppo etnico italiano costituiscono un elemento rilevante (almeno un quarto) della popolazione, tali iscrizioni e tali nomi saranno in italiano, oltre che nella lingua della Autorità Amministratrice.
Lo sviluppo economico della popolazione etnicamente jugoslava nella zona amministrata dall’Italia e della popolazione etnicamente italiana nella zona amministrata dalla Jugoslavia, sarà assicurato senza discriminazione e con un’equa ripartizione dei mezzi finanziari disponibili.
Nessun mutamento dovrebbe essere apportato alle circoscrizioni delle unità amministrative fondamentali, nelle zone che vengono rispettivamente sotto l’amministrazione civile dell’Italia e della Jugoslavia, con l’intento di arrecare pregiudizio alla composizione etnica delle unità stesse.
Una speciale Commissione mista italo-jugoslava verrà istituita con compiti di assistenza e consultazione sui problemi relativi alla protezione del gruppo etnico jugoslavo nella zona sotto amministrazione italiana e del gruppo etnico italiano nella zona sotto amministrazione jugoslava. La Commissione esaminerà altresí i reclami e le questioni sollevate da individui appartenenti ai rispettivi gruppi etnici in merito alla esecuzione del presente Statuto.
I Governi italiano e jugoslavo faciliteranno le visite di tale Commissione alle zone sotto la loro amministrazione e accorderanno ogni agevolazione per l’assolvimento dei suoi compiti. I due Governi si impegnano a negoziare immediatamente un particolareggiato regolamento relativo al funzionamento della Commissione.
Londra, 5 ottobre 1954.
VLADIMIR VELEBIT